Il valore della formazione ai tempi del Covid-19
Qual è il valore della formazione? La domanda è retorica perché, generalmente, la risposta di tutti è “altissimo”. Lo stiamo vedendo ancor di più in questi giorni, nonostante le trasformazioni che i diversi contesti formativi stanno subendo, in maniera veloce, adeguandosi alle nuove quotidianità necessarie al contenimento della pandemia da Covid-19.
Il distanziamento che ne è conseguito, oltre che a porci nella condizione di misurare il valore che ciascuno di noi dà alla formazione, ci ha spinto a riconsiderare anche il modo con cui questa viene erogata e ai cambiamenti che, come nel caso delle Università, perdureranno anche in futuro.
Il nostro Co-Founder Davide Grossato ci ha portato le sue recenti esperienze, essendosi trovato travolto in prima persona da Webinar e Seminari online quotidianamente e lasciamo a lui la parola.
<<L’offerta è esplosa. La possibilità di avere qualche centinaio di auditori senza criticità di prenotazioni delle sale, location adeguate o, anche solo del parcheggio, ha spinto le aziende e soprattutto la Pubblica Amministrazione a privilegiare questa modalità che, per il momento, è l’unica attuabile in modo facile.
Diventa importante allora scegliere con cura quali corsi seguire e soprattutto valutarne la qualità.
Nei mesi scorsi, per aggiornarmi e accrescere le mie competenze, ho scelto di frequentare diversi master:
- Corso base di Project Management ISIPM-Base®;
- Workshop Lego® Serious Play®;
- Master in Finanziamenti Europei e Strumenti per la Finanza Agevolata – Modulo Base;
- Master in Finanziamenti Europei e Strumenti per la Finanza Agevolata – Modulo Advanced.
E, nel mese di dicembre, proseguirò anche il Corso avanzato di Project Management ISIPM-Av®. Ho perso il conto di quelli che ho seguito online anche se devo segnalare, per qualità dei contenuti e gestione, quello destinato ai Mentor e agli Innovation Manager organizzato dalla Camera di Commercio Venezia e Rovigo.
Cosa ho imparato da questi corsi? Oltre ai contenuti specifici, ho maturato alcune considerazioni che vorrei condividere con voi.
1. Il docente vale più dei contenuti e dell’organizzazione. Il docente vale più dell’allenatore di calcio.
Vi faccio un esempio concreto. Il portale EU Funding & tender opportunities contiene il 90% delle informazioni che bisogna conoscere per partecipare ad un bando europeo. Peccato contenga qualche Terabyte di dati, da cui diventa praticamente impossibile estrapolare quello che ci interessa. Indicazioni come “Bisogna andare qui e cercare questo”, oppure, “Non leggete tutto il materiale del bando ma concentratevi solo su questo e quest’altro”, o ancora “Questo rileggetelo più volte a distanza magari di mesi perché varia e soprattutto potreste notare aspetti nuovi” e “Fate attenzione a questa parte”, diventano fondamentali.
Cosa accomuna tutte queste indicazioni? Trasmettono esperienza.
2. Il docente può essere anche tecnicamente ineccepibile ma essere ancora un cattivo insegnante.
Anche qui riporto un caso concreto. Se alla domanda Come si definisce questo? il conduttore risponde “La definizione si trova nell’Allegato A della legge X”, senza portare il suo contributo, il suo valore aggiunto, la sua esperienza perché io dovrei essere qui ad ascoltarlo? Perché dovrei rivedermi la registrazione dell’intervento?
3. Il valore degli esempi.
È fondamentale portare esempi, possibilmente reali o realistici, accaduti o gestiti da chi vi sta trasmettendo la propria conoscenza. Se alla domanda precedente la risposta fosse stata “La definizione si trova nell’Allegato A della legge X e questo ne è un esempio, mentre quest’altro no perché …”, l’insegnate avrebbe raggiunto l’obiettivo.
4. I contenuti e l’organizzazione.
“Riesco a ricevere le slide prima di partecipare?” Questo aspetto può risultare secondario rispetto al docente ma, comunque, si tratta di un elemento essenziale soprattutto in un contesto di Webinar o seminario online. Ho assistito a seminari online in cui i contenuti avrebbero potuto essere lodevoli ma l’host commetteva alcuni errori tecnici, tra i quali far parlare gli ospiti troppo lontano dal microfono, o senza ripetere la domanda o l’intervento…
Grazie a queste riflessioni, sono riuscito a mettere a fuoco azioni che, parzialmente o in modalità differenti, attuavo già e che, con queste rinnovate esperienze, spero possano rendermi un docente migliore. Presto condividerò con voi, nello spazio di questo sito www.ispiro.tech, alcuni miei interventi sul Cittadino digitale, in particolare sullo SPID, sulla PEC e firma digitale e che mi auguro possano incontrare i vostri interessi e curiosità.>>
Davide Grossato
Co-Founder ispiro.tech