Lavorare da casa su un pc in ufficio
Con la pandemia abbiamo visto che abbiamo la necessità di avere la possibilità di lavorare da casa.
Però lavoriamo da casa… Ma dove?
Su un pc in ufficio: ovvero su una sede fisica della nostra azienda.
Il problema non è tanto collegarsi al pc in ufficio, il problema è farlo in maniera sicura, ovvero senza dare possibilità a malintenzionati o a criminali di fare danni al nostro patrimonio aziendale.
Quindi come facciamo a collegarci senza aprire porte a malintenzionati?
Lo vediamo oggi in questa video-pillola.
Quali sono i componenti da considerare quando si disegna una soluzione?
Innanzitutto, di soluzioni ve n’è più di una e non esiste una soluzione migliore di un’altra, altrimenti tutti utilizzerebbero solo quella soluzione.
Esiste una soluzione più adatta in base al contesto.
Ma come capire quale sia la soluzione più adatta?
Le domande da porsi per trovare la soluzione su misura:
1. Connettività
La prima domanda da porci è relativa alla connettività, ovvero come si connette il nostro ufficio a internet? Come ci colleghiamo noi da casa verso internet? Che banda abbiamo? Quanto è grande il tubo che ci connette a internet? Questo tubo, che è diviso in due parti, quanto è grande in download e quanto in upload?
Nella mia esperienza ho avuto molte aziende che mi dicevano: “Noi siamo collegati a internet con una ADSL a 20 Mega”.
Il problema di queste connessioni è che sono asimmetriche: ovvero abbiamo 20 Mega in download, una grande dimensione, però un solo Mega in upload.
Il problema è che sì, ci colleghiamo ad alta velocità verso l’ufficio, ma dall’ufficio a casa nostra passiamo per il tubo per l’upload, che è più piccolo.
Ecco che allora abbiamo una connessione sbilanciata 20 Mega / 1 Mega.
Nel momento in cui c’è più di un collaboratore, magari tre, quattro, cinque o dieci, venti collaboratori, tutti quanti si trovano a passare per il tubo più piccolo.
Bisogna cambiare la connettività, passando a una connettività bilanciata, che abbia la stessa portata sia in download che in upload.
2. Firewall e VPN
Superato questo primo problema, dobbiamo capire come è configurato il nostro Firewall, ovvero quel dispositivo che è il punto di contatto fra la terra sicura del nostro ufficio e la zona insicura di internet.
Su quel punto di contatto si possono instaurare delle VPN, Virtual Private Network, ovvero dei tubi virtuali crittografati nascosti che ci permettono di comunicare in maniera sicura o da casa nostra o da altre sedi dei nostri uffici.
In questa maniera non riusciamo ad avere un tubo, un cavo virtuale, che ci permette di comunicare in maniera sicura tra il nostro PC e l’ufficio.
Quanto è grande, quante VPN supporta, che tipo di VPN supporta?
Rispondendo a queste domande potremo gestire la nostra soluzione.
3. Sistemi di sicurezza aziendali
La terza componente da considerare è quella dei sistemi di sicurezza aziendali; più in generale come funzionano i backup dei server?
Ci sono degli antivirus sui server?
Questi antivirus si accorgono se ci sono dei comportamenti malevoli che avvengono al di fuori del server?
Se per esempio prendo un virus sul mio pc da casa, il server si accorge e blocca l’accesso ai file sul server?
La risposta a queste domande ci permette di andare a disegnare la soluzione
4. Processi interni
Infine, l’ultima componente che viene spesso trascurata da noi informatici, è quella relativa ai processi e alle persone:
Come sono abituate a lavorare le persone?
Ci sono dei passaggi che richiedono delle lavorazioni fisiche al nostro interno?
Una volta che abbiamo verificato che non ci siano o che sia possibile replicarle, possiamo scegliere la soluzione che più si adatta al nostro scopo e alla nostra azienda.